Dott. Maurizio Salamonemaurizio salamone

Infiammazione: perchè serve una diagnosi personalizzata?


Micronutrizione efficace, ben tollerata, sicura e personalizzata Quando viene progettato un intervento nutrizionale e di integrazione il primo passaggio importante è la personalizzazione. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un’anamnesi accurata e buoni strumenti diagnostici. Valutare lo stato infiammatorio è uno dei cardini per un intervento personalizzato.

La scelta dei micronutrienti e delle formulazioni di integrazione è un altro passaggio importante che può condizionare o tal volta invalidare l’intervento terapeutico.

l problema è che molti micronutrienti disponibili sul mercato sono forniti in una forma chimica a bassissima biodisponibilità con il doppio effetto negativo di non essere assorbiti e di procurare spiacevoli effetti indesiderati.

E’ il caso del magnesio, del calcio o del ferro in forma di sali inorganici, responsabili di pesanti effetti gastrointestinali che molti di noi hanno sperimentato. Sono preferibili forme organiche come il gliceofosfato, i fumarati o forme chelate come i bisglicinati. Anche le vitamine possono essere fornite in forma biodisponibile, come nel caso dei folati attivi in forma metilata.

Molti estratti vegetali non vengono affatto assorbiti se non si usa una forma bio-ottimizzata che attraverso speciali tecniche farmacologiche aumenta anche di migliaia di volte la quantità di principio attivo che raggiunge gli organi bersaglio ed esercita la sua azione.

Gli acidi grassi omega 3 e i loro metaboliti sono importanti per la modulazione e la risoluzione dell’infiammazione ma devono essere forniti in forma non ossidata e priva di contaminanti come pesticidi e metalli pesanti. Occorre quindi una grande attenzione per programmare un intervento di integrazione ottimale.

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